(Siracusa, 16 Nov 17) Qual è la vera identità della Grotta della Pillirina? Si è parlato anche di questo stamani in occasione della presentazione alla stampa della Giornata inaugurale dell'Educazione Ambientale 2017/2018 nella sala "Ferruzza -Romano" nella sede del Consorzio Plemmirio, durante il primo focus didattico dedicato alla presentazione del libro "Archeologia del Plemmirio dalla Preistoria alla Tarda Antichità" con l'autore Paolo Scalora.
_All'interno della Grotta della Pillirina - ha rilevato il giovane studioso - in prossimità di Punta del Gigante, si apre una grotta semisommersa dal mare che è stata definita (C.Marziano ndr) "Grotta Pillirina a mare" che in base ad altre informazioni pervenute da altri studiosi sarebbe la vera grotta Pillirina_
In base al complesso quadro toponomastico, infatti, sia la Grotta che la sua "Punta" sarebbero situate lungo la costa all'interno di una piccola insenatura.
_Per questa ragione - sono le conclusioni annotate nel libro di Scalora - qualcuno ritiene che la vera Grotta della Pillirina sia quella lambita dal mare che si apre nella caletta successiva a Punta del Gigante_
Relatori di eccezione si sono succeduti nella sala della sede del Plemmirio per la speciale occasione presentando uno studio senza precedenti della Maddalena, realizzato con un approfondimento scientifico condotto sul campo che ha richiesto tre anni di lavoro e accurati sopralluoghi, tuttora in corso.
Un percorso avvincente, tra testimonianze archeologiche, vicende storiche, leggende e nozioni toponomastiche che si rincorrono nel tempo e che ha rappresentato la giornata inaugurale di un percorso di educazione ambientale dedicato alle scuole organizzato dall'Area Marina Protetta Plemmirio.
La neo presidente dell'oasi marina siracusana Patrizia Maiorca si è soffermata sulla magia dei colori di questo lembo di costa
_La voce sonora del mare che si infrange sulle latomie - ha detto - sullo sfondo una Ortigia magnifica, tutta bianca, e semplicemente il ronzio delle api, incantano i visitatori_.
Lorenzo Guzzardi, direttore Polo Regionale di Siracusa per i siti culturali, ha posto l'accento sulla grande ricerca realizzata dall'autore del libro con "un metodo sistematico e curato nel dettaglio anche a livello iconografico" ricordando che anche sui materiali è stata avviato un ulteriore approfondimento.
Massimo Cultraro, archeologo, Primo Ricercatore (Senior Resaercher) presso il CNR-IBAM (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) di Catania, ha invece rilevato che "la ricerca scientifica deve muoversi in sinergia alla valorizzazione dell'ambiente".
Infine Marco Mastriani, consigliere regionale Ente Fauna Siciliana, ha proposto una riflessione sull'importanza della biodiversità "in un territorio - ha ricordato - che si estende nella parte sud della città di Siracusa, non molto lontano dalla Riserva Naturale Orientata "Fiume Ciane e saline di Siracusa", dove le testimonianze della presenza dell'uomo nei secoli, si uniscono alla tante risorse naturali presenti".
Il Focus didattico sarà proposto fino a dicembre con altri appuntamenti dedicati alle scuole. Il prossimo incontro avrà luogo lunedì 20 novembre.