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Il Parco Marino rimuove una rete killer dai fondali

L'attrezzo da pesca abbandonato intorno allo scoglio Penna. Salvati pesci e stelle marine. L'Area Marina invita tutti a preparare cenoni ecosostenibili, senza frutti di mare vietati a tavola

(Massa Lubrense, 20 Dic 13) Una rete da pesca di 200 metri e' stata rimossa dai sub del Parco Marino di Punta Campanella. La rete killer, gettata illegalmente intorno allo scoglio Penna, zona B della Riserva, si trovava a 10 metri di profondita' ed era stata abbandonata da qualche pescatore di frodo che non e' riuscito poi a ritirarla perche' incastrata nel grosso scoglio. A segnalare l'attrezzo da pesca e' stato un diving del posto a seguito di un'immersione. Gli operatori del Parco sono prontamente intervenuti e hanno rimosso l'attrezzo facilmente vista la scarsa profondita'. Tra le strette maglie della rete pero' sono finiti diversi organismi, come scorfani e stelle marine, alcuni dei quali sono stati liberati e rigettati in mare. Numerosi i danni anche agli organismi del substrato calcareo come le gorgonie gialle, le alghe incrostranti e le madrepore arancioni.
La presenza dei pescatori di frodo nel Parco, nonostante l'attenzione delle forze dell'ordine, resta dunque un problema non ancora risolto in maniera definitiva. La settimana scorsa la Capitaneria di Porto aveva fermato e denunciato due datterari nella zona di Puolo. L'attenzione del Parco e delle Forze dell'Ordine sara' quindi molto alta in vista delle festivita' natalizie. Nei periodi a ridosso dei cenoni di Natale e Capodanno, infatti, le attivita' illecite dei predoni del mare aumentano in vista di possibili lauti guadagni. C'e' bisogno della collaborazione di tutti, a cominciare dai cittadini che con il loro comportamento possono aiutare a debellare questi fenomeni. E proprio per questo l'Area Marina Protetta invita tutti a preparare cenoni ecosostenibili. Un appello per i cittadini della penisola e non solo: a Natale e Capodanno  niente pesci e frutti di mare vietati a tavola, soprattutto datteri. Un modo per contrastare efficacemente questo mercato illegale che tanti danni crea all'ecosistema marino dell'intera costiera.
Il Parco Marino rimuove una rete killer dai fondali
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