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Punta Campanella, biodiversità in aumento

Biologi, sub e docenti universitari impegnati nella seconda edizione di "Blueteam in Action" nell'Area Marina Protetta. Censite 151 specie animali in 8 punti di immersione. Lo scorso anno ne furono individuate 113

(Massa Lubrense, 04 Set 16) 151 specie censite, tra cui 57 di pesci, 30 di molluschi e 15 di poriferi. La biodiversità nel Parco Marino di Punta Campanella è in aumento così come indicato nel report annuale della squadra di Blueteam in Action. Oltre 40 tra Biologi, sub, fotografi e docenti universitari hanno monitorato e studiato i fondali dell'Area Marina Protetta per 24 ore consecutive, da giovedì 1 settembre alle 6 sino a venerdì 2 alla stessa ora. Visionati otto punti di immersione tra zone A, B e C: Vervece, Puolo, scoglio Isca, scoglio Penna, Fossa Papa, Baia di Ieranto, Montalto, Vetara. Migliorati i risultati dello scorso anno quando furono censite e individuate 113 specie animali diverse. Quest'anno sono 151, indice dello buono stato di salute dei fondali del Parco e di una crescita della già ricca biodiversità presente nelle diverse zone di tutela. Un dato che vede un incremento di oltre il 20% di specie animali individuate rispetto allo scorso e che, anche se non ha valore scientifico, resta molto significativo. L'iniziativa, organizzata dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella, ha visto la collaborazione dei diving Nettuno, Punta Campanella, Futuro Mare e dell'associazione subacquea J. Cousteau.
I sub si sono immersi con fotocamera e lavagnetta  e hanno effettuato esplorazioni diurne e notturne secondo un calendario orario e turni ben definiti.
Soddisfatto il Presidente dell'Area Marina Protetta, Michele Giustiniani secondo il quale "la tutela della biodiversità è un obiettivo fondamentale e va di pari passo con la possibilità di rendere fruibile questa meravigliosa risorsa che è il nostro mare".
"Questa iniziativa è il risultato di un continuo e costruttivo dialogo tra enti, istituzioni e cittadini, ormai consapevoli che la conoscenza approfondita della ricchezza del territorio è la chiave di volta di una gestione sostenibile del patrimonio ambientale" ha dichiarato il direttore del Parco, Antonino Miccio.
Le attività  si sono concluse con la presentazione dei risultati domenica 4 settembre, giorno della Festa del Vervece, con una mostra fotografica a Marina della Lobra, dove sono stati esposti gli scatti di grandi fotografi subacquei, quali Guido Villani, Edoardo Ruspantini, Mimmo Roscigno e Enzo Troisi.
Raffaele Di Palma

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