Il sito
A ridosso della falesia meridionale di Tavolara, il sito è servito da un gavitello. Dal piede della falesia sommersa che raggiunge circa 10 m di profondità sono distribuiti su un pianoro debolmente degradante numerosi massi di crollo, alcuni di dimensioni enormi. Il percorso si snoda tra il piano e il limite superiore della prateria di posidonia intorno a 20 m di profondità. È consentita l'immersione ai privati in orari definiti dal regolamento.
I valori
Il nome del sito deriva dalla presenza diffusa di cicale o magnose (Scyllarides latus) dalla fine della primavera all'inizio dell'estate. Specie protetta, la magnosa risale da ambienti profondi per la riproduzione e trova nella ricchezza di anfratti del sito una condizione ideale. Creati da massi di crollo e dalla naturale fratturazione della roccia, anfratti e cavità ospitano ambienti di precoralligeno, mentre le parti superiori delle rocce sono ricoperte da alghe fotofile.
Sono possibili numerosi percorsi durante i quali si apprezza l'abbondanza di pesce con sciami di saraghi fasciati e maggiori, di corvine e tanute.
Sui massi a ridosso della falesia fanno rapide incursioni grossi cefali, mentre al largo è possibile incontrare gruppi di barracuda che si lasciano facilmente avvicinare.