(Carovigno, 17 Ago 11) Oscurità e carbone, prigionia e inquinamento, oppressione e libertà. Sono solo alcune delle tematiche della nuova produzione del Gruppo Mòtumus di Brindisi, lo spettacolo teatrale "Prometeo Paladino" che andrà in scena mercoledì 17 agosto, alle ore 21.30, nella riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto, lungo il mare, tra le calette (info e prenotazioni: 0831.989885 - 331.3347311). Una rivisitazione moderna del mito greco che si stacca dal passato della tragedia eschilea per entrare nel presente di una realtà in cui l'ambiente è minacciato e utilizzato come fonte di arricchimento personale. Una metafora non troppo velata con tutte le contraddizioni nel rapporto tra uomo e natura, tra una sostenibilità richiesta da molti e un inquinamento che coinvolge tutti. Attraverso la regia di Maurizio Ciccolella, attore e regista diplomato al Piccolo Teatro di Milano, lo spettacolo diventa la metafora della ricerca di una libertà contro il potere assoluto, della la lotta contro i massimi sistemi, il sacrificio in nome di un'ideale, il carburante di una ribellione che non è limitata all'atto di rivolta ma presuppone un cambiamento delle coscienze non più disposte a essere "governate" dall'esterno. In questa ottica Prometeo da "incatenato", come nel titolo della tragedia eschilea, diventa Paladino, in nome di una giustizia più alta, dove l'uomo e la natura sono nuovamente al centro dell'attenzione rispetto alle logiche economiche e politiche. Lo spettacolo offre diversi spunti di riflessione attraverso una messa in scena a tratti inquietante con personaggi estremi quali il generale Cratos o la giovane Io, prigioniera di Cratos usata come cavia di esperimenti efferati. Un Prometeo dalle innumerevoli chiavi di lettura e che coniuga l'intrattenimento con la riflessione, l'Arte con la Natura, il Teatro con la Vita.
In scena Giovanni Di Lonardo, Andrea Simonetti, Francesca Danese e Fabio Saccomanno.