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Riserva Naturale Orientata Onferno

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Visite estive alla Grotta di Onferno

Un esempio virtuoso tra conservazione della natura e fruizione pubblica

(16 Lug 24) Tutti conoscono la Riviera Romagnola, ma forse molti non sanno che, nel periodo estivo, l'entroterra riminese è anche sede di eventi di cruciale importanza a livello nazionale per la conservazione della natura. Così come nel lungomare, la stagione più calda dell'anno è caratterizzata da un via vai caotico anche nei freschi saloni della Grotta di Onferno, cavità naturale che si apre a pochi chilometri da Rimini, nel comune di Gemmano.

Questa grotta è considerata tra i principali siti a livello nazionale per la salvaguardia dei chirotteri. Nel periodo invernale, il sito diventa roost di svernamento per il rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e, soprattutto, per il rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros). L'estate è invece il momento in cui il miniottero comune (Miniopterus schreibersii) e il ferro di cavallo euriale (Rhinolophus euryale) trovano le condizioni idonee per allevare la prole, dando vita a colonie rispettivamente di migliaia e centinaia di individui chiamate nursery.

In Sala Quarina – grande salone della Grotta di Onferno, ricco di enormi protuberanze coniche di gesso che sporgono dal soffitto – a partire dal mese di giugno avvengono i parti che, nel caso di queste specie, portano alla nascita di un solo piccolo per ciascuna femmina. I nuovi nati sono sprovvisti di pelo e, soprattutto nei primi giorni, necessitano di essere riscaldati e alimentati continuamente, motivo per cui può succedere che rimangano aggrappati al ventre delle madri anche durante gli involi notturni alla ricerca di cibo. 

Dopo poco tempo i giovani iniziano a sviluppare la pelliccia, gli allattamenti possono essere effettuati con meno frequenza e, durante la notte, le femmine possono allontanarsi e ritornare ogni 2-3 ore, lasciando i piccoli ammassati sul soffitto della grotta. Nonostante le specie conducano vita gregaria in gruppi fittissimi di tanti individui, al rientro le madri riescono sempre a riconoscere il proprio piccolo, grazie a specifici richiami e odori particolari.  

A Onferno le due specie si presentano come due gruppi vicini che spesso tendono a mischiarsi. Per chi effettua i monitoraggi non è raro ritrovare un giovane di una specie vicino ai piccoli di un'altra, questo perché la creazione di grandi gruppi risulta conveniente sia per aumentare la temperatura che per abbassare la probabilità che un singolo individuo venga attaccato da un predatore. In grotta, infatti, non è inusuale trovare tracce di predatori opportunisti, come la faina che, pur non essendo legata in modo obbligato all'ambiente sotterraneo, approfitta spesso della caduta accidentale dei piccoli durante la notte, quando le madri, fuori a caccia, non possono recuperarli da terra. 

Gli involi dei giovani avvengono tra le tre e le cinque settimane di vita, a seconda della specie, mentre lo svezzamento si compie tra le prime quattro e sei settimane. Parallelamente avviene anche il perfezionamento dello strumento peculiare di questo gruppo di mammiferi, il biosonar, che permette l'identificazione degli oggetti e la stima delle distanze anche nella totale oscurità - fondamentale per l'orientamento e per il foraggiamento - attraverso l'ecolocalizzazione. Questa sfrutta gli ultrasuoni emessi nell'ambiente dall'animale, che rimbalzando sugli oggetti restituiscono "echi" ricchi di informazioni. I giovani, facendo esperienza nell'articolato ambiente ipogeo e all'esterno durante le sessioni di caccia, perfezionano il sistema di orientamento, che con la crescita li porta a compiere voli sempre più complessi e articolati. 

Conservazione e fruizione turistica

La Grotta di Onferno fa parte della Rete Natura 2000, risulta protetta dagli anni '90 dalla Riserva Naturale Orientata di Onferno ed è interessata da una grande affluenza turistica che, senza gli adeguati accorgimenti volti alla conservazione dei chirotteri, rischierebbe di disturbare questi sorprendenti animali rendendo critica la loro permanenza. Proprio per questo motivo, nel tempo, la turisticizzazione è stata affiancata da una costante attività di ricerca scientifica con due progetti Life ad oggi conclusi, "I Chirotteri di Onferno" e "Life+ Gypsum", e costanti monitoraggi portata avanti da personale specializzato su incarico dell'Ente di gestione Parchi e Biodiversità - Romagna.

I dati raccolti per mezzo dei progetti e grazie ai monitoraggi hanno consentito di comprendere la fenologia di questo gruppo di animali, fondamentale per adattare il percorso turistico, aperto alla fruizione pubblica, alle esigenze delle colonie nelle diverse stagioni.

In particolare, durante i mesi estivi, le visite al pubblico si interrompono prima della Sala Quarina al fine di non recare disturbo alle colonie riproduttive e alle nursery. Durante tutto l'anno vengono poi adottati comportamenti compatibili con la presenza dei pipistrelli, volti a limitare il disturbo luminoso, acustico e termico. Inoltre, è stato fissato un tetto massimo di venti persone al numero di visitatori per ogni accompagnamento. 

Le visite sono svolte dalle guide speleologiche dell'APS-ASD La Nottola che in questo esempio di convivenza virtuosa, grazie agli studi pregressi, attuali e alla collaborazione con il personale dell'Ente, riesce ad effettuare i circa 10.000 accessi l'anno nel rispetto di questo affascinante e particolare gruppo di mammiferi.

Per maggiori informazioni sulle visite, consulta la pagina www.parchiromagna.it/riserva.onferno/ser.php

Ulteriori dettagli alla pagina www.parchiromagna.it/novdettaglio.php?id=79378

Monitoraggio delle nursery in Sala Quarina - Luglio  2024
Monitoraggio delle nursery in Sala Quarina - Luglio 2024
Visitatori alla Grotta di Onferno - Ph. Archivio La Nottola APS ASD
Visitatori alla Grotta di Onferno - Ph. Archivio La Nottola APS ASD
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