Per ottenere una visione più completa della situazione del Re di quaglie nell'intero comprensorio geografico, l'indagine è stata estesa anche all'intera Piana e ad una zone campione nella limitrofa Conca dell'Alpago.
Tra il 20 maggio e il 15 luglio è stata effettuata una serie di uscite notturne, durante ciascuna delle quali è stata verificata l'eventuale presenza di maschi in canto in 25 punti d'ascolto, distribuiti sul territorio in modo da tale da ottenere una copertura uditiva dell'intera area di studio potenzialmente adatta alla specie. Per facilitare l'individuazione e l'esatta localizzazione dei cantori si è utilizzato anche un sistema microfonico direzionale ed amplificato mediante un riflettore parabolico.
Allo scopo di evidenziare eventuali spostamenti di singoli individui sia entro la zona studiata, sia nelle più immediate vicinanze, sono state eseguite alcune sessioni di cattura e di inanellamento dei maschi territoriali rilevati, sia all'interno dell'area indagata (Valmenera) sia in quelle circostanti (Alpago).
E' stato infine sperimentato un sistema di videoregistrazione che utilizza una telecamera sensibile ai raggi infrarossi; il test è stato eseguito per valutare l'efficacia di questo mezzo nelle attività di censimento, e soprattutto come strumento da utilizzare per verificare la presenza di individui silenziosi (femmine, pulcini ecc.) o di nidi senza dover inoltrarsi nei prati.
La ricerca effettuata, tuttavia, rappresenta solo il primo passo per l'impostazione di una gestione dell'ambiente che tenga conto delle necessità di questa specie. La presente pubblicazione ne rappresenta un'altra parte, forse ancor più significativa: solo se l'importanza di questi viventi diventerà convinzione comune, infatti, gli scopi prefissi potranno essere raggiunti.
Progetto realizzato con il contributo di Regione Veneto - Direzione Regionale Urbanistica e Beni Ambientali
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