(Varallo, 21 Set 10) Venerdì scorso si è fatto festa al Sacro Monte con i vertici della Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli, le autorità locali e il pubblico presente a celebrare l'inaugurazione della cappella della Pietà, restaurata dalla Riserva regionale su finanziamento della Fondazione CRV.
Dopo il saluto del Presidente della Riserva, Ugo Perazzi, con il ringraziamento alla Fondazione, l'augurio di pronta guarigione al suo presidente, avv. Dario Casalini e l'auspicio in un sostegno duraturo all'attività di restauro del Sacro Monte, il saluto dell'assessore Eraldo Botta per il Comune di Varallo, il vicepresidente della Fondazione, dott. Marcello Camozzi, ha tenuto un breve discorso da cui è emerso l'impegno, l'orgoglio e il senso di responsabilità con cui l'istituzione partecipa al recupero del Sacro Monte, punta di eccellenza del patrimonio artistico vercellese. Non senza emozione il dott. Camozzi ha tagliato il nastro che cingeva il portico della cappella ed ha rimosso il tendaggio che copriva la scena restaurata. Hanno partecipato all'evento anche il segretario della Fondazione, dott. Cerutti e i consiglieri cav. Minoli e Donatella Beatrice. E' toccato poi a Massimiliano Caldera, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte ed al direttore della Riserva, Elena De Filippis, illustrare brevemente le vicende storiche, artistiche e le ragioni e le scelte che hanno improntato il restauro.
E' questa una cappella che, dipinta da Gaudenzio Ferrari, segna una delle tappe più alte e misteriose del Sacro Monte delle origini, e poi ritorna protagonista poco più di un secolo dopo, tra il 1637 e il 1640, con il riallestimento della scena, ospitando il nuovo gruppo di statue in terracotta della Pietà di Giovanni d'Enrico. Il restauro, realizzato da Fermo De Dominici, permette oggi di leggere bene i dipinti e di apprezzare la qualità delle sculture, di cui sono state parzialmente restaurate anche le capigliature, grazie alla generosità dei visitatori che hanno risposto all'appello della Riserva. Le statue della Maddalena e della pia donna che regge il capo di Cristo hanno oggi le nuove chiome grazie ai doni del parrucchiere Enrico Pianca di Quarona e di Federica Busicchia di Viverone.
Impegnativo è stato anche il lavoro di risanamento dell'edificio, che aveva sofferto per l'umidità e per il passaggio, proprio dietro la parete di fondo, delle fognature dei servizi igienici posti sotto la Crocifissione. Per completare l'opera e rendere più evidente il lavoro svolto la Riserva, grazie al sostegno della Fondazione, ha provveduto anche al restauro dell'intonaco esterno della cappella e del portico (restauratore Claudio Valazza di Boca). Così ora tutta la zona destra della piazza, con il complesso del Calvario e la cappella della Pietà, appare in ordine e restaurata anche all'esterno. La Pietà, inoltre, è stata dotata di un impianto di illuminazione che valorizza la scena e consente di fruirne a pieno, secondo una filosofia che la Riserva intende applicare da ora in avanti a tutte le cappelle restaurate.
Dopo la cerimonia è seguito un breve momento musicale nell'Oratorio del Sepolcro con Valeria Sepe e Paolo Minetti, contralto e organo, con musiche di Pergolesi e Vivaldi, e con letture di Dante e Rilke declamate dagli attori Ariella Beddini e Alberto Jona. Il saluto del rettore del Sacro Monte ha concluso la serata.