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Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo

 

La Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli sostiene il Sacro Monte

(31 Mag 10) Sono tempi magri, anzi magrissimi per la finanze pubbliche (e private). Se lo Stato è costretto a tagliare le spese per l'istruzione e la ricerca, a contenere le spese sanitarie, a ridurre le erogazioni agli enti locali, figuriamoci cosa capita alle voci spesa relative alla conservazione del patrimonio artistico, che certo non figura fra le prime attività socialmente rilevanti. Eppure interrompere il lavoro di conservazione anche solo per poco vuol dire dover in futuro affrontare spese ancora più consistenti.
Per fortuna la Riserva regionale del Sacro Monte di Varallo si giova in questi anni della sensibilità delle due principali fondazioni bancarie operanti sul nostro territorio: la Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli e la Fondazione della Banca Popolare di Novara per il territorio. Un sostegno che si mantiene pur in questi tempi di magra, e speriamo continui a lungo.
Dall'inizio di maggio la cappella della Pietà (n. 40) una delle più antiche del Sacro Monte, in piazza della Basilica, ai piedi della Crocifissione, è foderata dal  ponteggio necessario per il restauro dell'intonaco esterno. E' questa l'ultima tappa del restauro completo della cappella, sostenuto con tre tranches di finanziamento dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli. Si è partiti nel 2007 con lo stanziamento per l'intervento sui dipinti di Gaudenzio che decorano i muri interni del sacello. Nel 2008 è seguito quello per le statue di Giovanni d'Enrico del gruppo della Pietà, poste dal 1630 circa all'interno della cappella. D'accordo con la Fondazione, con un limitato risparmio di spesa la Riserva ha pensato ora di restaurare l'intonaco esterno, per dare maggior visibilità all'azione della Fondazione. La cappella apparirà così interamente restaurata, recuperata anche nell'immagine del suo contenitore, la muratura esterna.
Come sempre l'intervento (condotto da Fermo De Dominici per dipinti e sculture, da Claudio Valazza per l'intonaco esterno) ha prodotto piacevoli scoperte; si legge molto meglio la pittura delle pareti di fondo e destra. Le statue hanno recuperato il colore originale, molto più terroso e meno sordo. Soprattutto la figura di Cristo, liberata dalle ridipinture, ha visto riemergere un'epidermide chiara, macchiata dalle piaghe della flagellazione ed appare molto più vicina al Cristo della Crocifissione. La Maddalena e la donna che regge il capo di Cristo hanno avuto le capigliature rinnovate con chiome naturali, donate da sostenitori del Sacro Monte che hanno risposto all'appello della Riserva. Ma la Fondazione bancaria vercellese, non contenta del risultato raggiunto, che verrà inaugurato fra breve, ha voluto finanziare (la notizia è recentissima) anche il restauro delle antiche statue in legno gaudenziane che una volta erano ospitate nella cappella e che intorno al 1628 furono trasportate nel mistero di Cristo condotto al Pretorio (cappella 32). Un sostegno prezioso, silenzioso e ragionato quello della Fondazione, che da tempo sostiene i maggiori musei vercellesi e ora anche il Sacro Monte, patrimonio dell'Umanità e gioiello della cultura vercellese e piemontese. 
La Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli sostiene il Sacro Monte
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