(12 Lug 10) Mercoledì 14 luglio è stato presentato il nuovo numero della rivista dei "Sacri Monti" pubblicato dalla Riserva regionale del Sacro Monte di Varallo. I commenti dei relatori illustri e del pubblico, numeroso, sono stati molto positivi. I Sacri Monti si confermano una fucina di esperienze a cui guardare con interesse, dalla conservazione (e Varallo guida la cordata) agli studi e alla valorizzazione. La presentazione è avvenuta nella basilica, resa disponibile dal Rettore nonostante non si trattasse di un evento religioso, perché al Sacro Monte non vi sono altri spazi. Grandi ambizioni in piccoli spazi, potremmo dire. Questa grave carenza non giova al ruolo che il nostro complesso vorrebbe svolgere. Vorremo essere i primi e ospitare conferenze, convegni e seminari organizzati dal sito Unesco dei Sacri Monti, ma dove?
E' il quesito che si è posta l'amministrazione della Riserva. Dove trovare al Sacro Monte uno spazio adatto? Si è pensato alla Casina d'Adda, l'edificio all'ingresso del complesso, che ospitava all'ultimo piano una piccola saletta convegni capace di contenere 42 persone, inevitabilmente poco sfruttata per problemi di capienza. Una scala centrale divide l'immobile in due ali separate. Si è pensato allora di far "ruotare" l'ultima rampa della scala, allineandola sul lato lungo dell'immobile. I lavori sono in corso in queste settimane e ci permetteranno di ricavare una sala unificata che conterrà 90-100 persone. Entro l'autunno saranno conclusi. La Società di Conservazione delle opere d'arte in Valsesia, proprietaria dell'edificio, concesso in comodato alla Riserva, ha dato il suo placet all'iniziativa. Il Comune di Varallo, impegnato con la Riserva per mantenere il primato del nostro Sacro Monte, ha condiviso questa scelta, la Soprintendenza l'ha autorizzata.
Finora il solo altro spazio disponibile era sala-cappella dell'Albergo del Pellegrino, destinata prioritariamente ad ospitare banchetti e ricevimenti e disponibile solo quando era libera (grazie all'ospitalità dei gestori). La nuova sala avrà il pavimento in listoni di legno e un bel soffitto con la serie delle capriate in legno antiche lasciate visibili. Un ambiente raffinato in sintonia con il contesto. Dalle finestre, ad arcate, si gode la vista del parco sottostante.
Occorrerà trovare altri fondi per un ascensore. Nell'attesa si saliranno a piedi i due piani senza troppi disagi. E se la sala non fosse ancora sufficiente, il pian terreno, collegato tecnologicamente al secondo piano con un apparato audio video, potrà ospitare ancora 20-25 persone e le persone diversamente abili. Insomma, con questa struttura il Sacro Monte di Varallo si attrezza per diventare il fulcro dei Sacri Monti piemontesi, e potrà vantare un luogo per congressi e stages pubblici e privati, per full immersion e seminari aziendali. Da ottobre in avanti avrà una marcia in più per farsi spazio anche nel turismo congressuale, appoggiandosi per il servizio di ospitalità e ristoro al vicino e comodo albergo. Invitiamo le aziende e gli imprenditori a portare a Varallo i loro ospiti in un luogo attrezzato per meeting e unico per lo splendido contesto ambientale e artistico.
La sala convegni oggi, più ampia, a lavori in corso
La saletta convegni della Casina d'Adda prima dei lavori di ampliamento