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Riserva Speciale del Sacro Monte di Varallo

 

Una grande mostra in una piccola città e il secondo numero della rivista dei Sacri Monti

(29 Giu 10) Prosegue l'attività culturale della Riserva del Sacro Monte che culminerà il 14 luglio (alle 11 in basilica) con la presentazione del secondo numero della rivista "Sacri Monti", rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi, che racconta, partendo da Varallo, due anni di lavoro dei nove Sacri Monti che costituiscono il sito Unesco dei Sacri Monti piemontesi e lombardi. Dell'attività della Riserva di Varallo la rivista si propone di pubblicare anche le più importanti relazioni della serie di conferenze estive denominata "Week end di arte a Varallo".
E certamente la prima conferenza del ciclo della serie 2010, che si è tenuta il 26 giugno nella chiesa della Madonna delle Grazie, merita di essere pubblicata integralmente sul terzo numero della rivista per il tema trattato, il prestigio e la competenza del relatore e l'attinenza con il patrimonio culturale valsesiano. Marco Tanzi, studioso di arte dell'Italia nord occidentale, lombarda in particolare, oltre che insegnare all'università del Salento, ha partecipato ad importanti mostre come quella sui disegni degli Uffizi del rinascimento padano, o quella sulla scultura lombarda nel '400 di Casale Monferrato (2009). Ora, con Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, sta preparando un'esposizione sull'arte lombarda nelle terre ticinesi che si aprirà a Rancate, nel Canton Ticino, nel prossimo ottobre. Una grande mostra in una piccola città: Rancate, con la sua pinacoteca Züst, si è messa in luce in questo ultimi anni per la politica delle mostre che ha spaziato dalla pittura della Scapigliatura del secondo Ottocento in Lombardia e nel Canton Ticino, a Camillo Procaccini, pittore emiliano attivo in Lombardia nel primo '600 a Luigi Reale, pittore fiorentino seicentesco girovago, attivo anche in Valsesia. Tanzi ci ha offerto un' anteprima della prossima mostra: Rinascimento nelle terre ticinesi da Bramantino a Bernardino Luini, un percorso artistico di qualità che vede intrecciarsi i temi ticinesi e dei maggiori lombardi con l'arte del Sacro Monte. L'altare della Pietà di Orselina (vicino a Lugano) attribuito ai De Donati, è prossimo (ma più tardo) alle sculture della Pietra dell'Unzione, scolpite per una delle prime cappelle del Sacro Monte. Ma anche l'opera di uno dei più grandi artisti lombardi del rinascimento, Bramantino (di cui la Madonna del Sasso a Orselina conserva una strepitosa Fuga in Egitto) è legata all'arte del Sacro Monte e all'attività di Gaudenzio Ferrari che si mostra aggiornato alle novità del pittore lombardo sia nella tavola con le Stigmate di San Francesco (nata per il Sacro Monte e oggi in Pinacoteca) che nei dipinti e nelle sculture della cappella della Crocifissione. La conferenza si è conclusa su Gaudenzio e Bernardino Luini, artista a lui parallelo. Ancora una volta è apparso evidente come la geografia artistica del ducato di Milano avesse in Varallo una delle 'capitali'. Quello che oggi è considerato periferia, allora era un centro aggiornato e agguerrito in cui lavoravano i massimi artisti del momento.
Il gruppo ligneo della Pietra dell'Unzione
Il gruppo ligneo della Pietra dell'Unzione
Una grande mostra in una piccola città e il secondo numero della rivista dei Sacri Monti
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