IL CLIMA
Sulla base dei dati della temperatura, seguendo la classificazione climatica di Koppen (1931), si individua una zona basale a clima temperato-caldo nella quale la temperatura media del mese più freddo si mantiene entro i limiti da 4° a 9° e almeno per quattro mesi all'anno la temperatura media mensile supera i 20°; questa zona si estende all'incirca fino ai 1000 m s.l.m.
Al di sopra di questa zona fino alle altitudini di circa 2600 m s.l.m. si rientra in un clima tipo temperato-freddo, dove la temperatura media del mese più freddo risulta inferiore a 4° e quella dei mesi più caldi non supera i 20°.
Le quote leggermente sotto i 3000 m s.l.m., sino al cratere centrale, sono caratterizzate da una zona a clima freddo, dove la temperatura media mensile non raggiunge mai i valori di 10° ed in diversi mesi si hanno temperature inferiori allo 0°.
Dalla elaborazione dei dati termopluviometrici è risultato possibile fare un inquadramento della zona secondo la classificazione fitoclimatica di Pavari (Tab. 1)
Per inquadrare la zona si sono messi a confronto i parametri termopluviometrici della zona con quelli proposti da Pavari (Tab. 1), ed il riscontro con la vegetazione locale.
Da questo confronto si evidenzia che la sottozona calda del Lauretum si spinge fino a quote di ca. 800 m s.l.m.
La vegetazione originaria di questa sottozona è stata massicciamente sostituita da coltivazioni di agrumi, ortaggi, fichi d'India, pistacchio, mandorlo etc.
La sottozona media e fredda arriva fino alle quote di ca. 1250 m s.l.m.
Questa sottozona è interessata dai boschi di leccio; la parte più bassa è occupata per lo più da vigneti, mentre nella parte più alta si infiltrano specie appartenenti alla zona del Castanetum.
Dal confronto dei dati termopluviometrici la zona del Castanetum localmente dovrebbe rientrare in una posizione intermedia tra il II tipo della sottozona calda ed il I tipo della sottozona fredda del Castanetum e ciò perché la temperatura media annua in questa fascia altitudinale si mantiene al di sopra dello 0° mentre le piogge superano i 700 mm.
Visto che la suddetta zona occupa una fascia atitudinale compresa tra i 1250 e i 1500 m s.l.m., si è preferito collocarla nella sottozona fredda, anche se alle quote più basse si possono rinvenire isolatamente specie del Lauretum, come il leccio.
In questa zona predomina roverella e castagno.
La zona del Fagetum è occupata dai boschi di pino laricio che nella parte bassa si mescolano con specie del Castanetum, mentre nella parte alta lasciano il posto ad insediamenti pionieri costituiti da ginepro emisferico e arbusti di astragalo siculo etc.
La zona al di sopra del Fagetum non rientra in nessuna fascia fitoclimatica proposta da Pavari, ma d'altronde in questa non vi è vegetazione arborea, essendo costituita nelle quote più basse da specie arbustive ed erbacee pioniere e nella parte più alta da deserto lavico.