LA PINETA
La pineta nel territorio di Adrano è distribuita nella parte alta in una fascia altitudinale compresa tra i 1400 e 1900 m s.l.m.
I principali monti dove vegeta il pino (Pinus laricio Poiret)sono: Intraleo 1560 m, Gallo 1567 m, Forno 1661 m, Albano 1692 m e Monti Nespole 1633 e 1725 m s.l.m.
Alle quote più alte la densità della pineta è scarsa assumendo nei popolamenti pionieri d'altitudine la fisionomia dei pascoli arborati.
Le specie del sottobosco presenti in queste formazioni aperte sono costituite da ginepro comune (Juniperus communis L. subspecie hemisphaerica (C. Presl) Nyman), spino santo (Astragalus siculus Biv.), crespino dell'Etna (Berberis aetnensis C. Presl), e da graminacee (Poa sp.), (Calamagrostis epigejos (L.) Roth.)
Alle quote più basse all'aumentare della densità le specie del sottobosco diventano più scarse mentre le formazioni meno dense e più umide si arricchiscono di felci come la (Pteridium aquilinum (L.) Khun).
Altre specie del sottobosco sono: la seriola levigata (Hypochoeris laevigata (L.) Ces. P. et G.), Brachypodium sylvaticu (Hudson) Beauv., Carlina nebrodensis Guss., Epilobium angustifolium L., Bromus tectorum L., etc.
Nelle quote più basse la pineta si consocia con le specie del piano inferiore rappresentate da roverella, castagno, leccio ed anche le specie del sottobosco tipiche di questo piano sono più frequenti.
La superficie della pineta è di 450 ettari circa, di cui più di 300 ettari rientrano nella zona A del Parco.
La selvicoltura, per lo più empirica, nella pineta è stata caratterizzata da taglio raso con riserve, e nei casi di scarsa rinnovazione si è intervenuti con rinnovazione artificiale posticipata.
La creazione del Parco ha posto fine a questo tipo di gestione, limitando di fatto ogni tipo di intervento nella zona A, mentre nella zona B la gestione consiste in diradamenti misti, regolati per lo più da tagli fitosanitari.