La ciclopista delle Dolomiti è una delle più appaganti traversate su due ruote dell'intero arco alpino: si pedala tra scenari e panorami incredibili circondati da alcune delle vette riconosciute dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
L'itinerario prende il via da Cortina e segue fedelmente il tracciato della ferrovia costruita durante la Prima Guerra Mondiale e dismessa nel 1962. I più allenati possono scegliere di mettersi in sella da Cima Banche, spartiacque tra la valle d'Ampezzo e la valle Pusteria. Le pendenze sono costanti e facilmente affrontabili, il fondo è asfaltato e lungo il tracciato si incontrano le originali stazioni, le gallerie e i ponti gettati su gole ombrose e profonde.
Lasciata alle spalle la celebre conca di Cortina, seguiamo il corso del torrente Boite verso sud, fino a San Vito di Cadore, dove la massiccia mole del monte Antelao fronteggia quella inconfondibile del monte Pelmo; la forma di quest'ultimo ci ricorda che le pareti dolomitiche non sono altro che barriere coralline pietrificate. Tutto intorno si estendono boschi di abete rosso, pino silvestre, faggio e larice che in autunno compongono un variopinto mosaico vegetale. Oltrepassata Borca di Cadore, il torrente sprofonda all'interno della valle mentre la pista ciclabile si mantiene in quota e attraversa i versanti assolati dei pittoreschi paesi cadorini: Vodo, Venas, Valle e Tai.
Condizioni del percorso: da Cimabanche a Cortina d'Ampezzo su pista ciclabile sterrata in ottimo stato, da Cortina d'Ampezzo a Calalzo di Cadore su piste ciclabili per lo più asfaltate.