Eccezionali avvistamenti aerei grazie al monitoraggio nato dalla collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e WWF Area Marina Protetta di Miramare.
(Trieste, 12 Nov 14) Delfini al largo di Grado e uno proprio fuori Miramare, un raro pesce luna di oltre un metro al largo di Lignano, tantissimi "Polmoni di mare" - meduse di grandi dimensioni ma non urticanti - e ancora innumerevoli fenicotteri e cigni selvatici tra la laguna e le foci dell'Isonzo: si è conclusa con un soddisfacente "bottino" di avvistamenti la prima uscita in elicottero destinata al monitoraggio di grandi vertebrati marini al largo del Golfo di Trieste, nata da una collaborazione tra il Corpo Forestale dello Stato, che ha messo a disposizione un elicottero biturbina AB-412 (nominativo "EAGLE 16") proveniente dalla base di Belluno con quattro membri d'equipaggio, e l'Area Marina Protetta di Miramare, da sempre impegnata, oltre che nella conservazione dell'area protetta, anche in attività scientifiche di ricerca e controllo delle specie che vivono nel Golfo.
Alla missione - che rientra appieno fra i monitoraggi periodici che il Centro Operativo Aereo del C.F.S. compie in varie zone sottoposte a tutela ambientale e che si è svolta lo scorso venerdì - hanno partecipato, oltre ai due piloti e ai due specialisti del Corpo Forestale dello Stato, i quattro ricercatori del Gruppo di Pronto Intervento e Monitoraggio cetacei e tartarughe dell'AMP Milena Tempesta, Franco Zuppa, Miriam Tercon e Tommaso De Lorenzi.
Notevoli, come detto, gli esiti del sorvolo: alcuni delfini osservati mentre saltavano e uno splendido esemplare di pesce luna (Mola mola), perfettamente visibile dall'elicottero sia per la notevole stazza (oltre un metro di lunghezza) sia per l'abitudine di questa specie - piuttosto rara in Alto Adriatico - di fermarsi sulla superficie dell'acqua durante le giornate di sole e di coricarsi su un fianco.
Grande soddisfazione per questa prima uscita, che è stata possibile anche grazie al Gruppo Amici del Volo di Trieste che ha messo a disposizione l'aviosuperficie di Prosecco, è stata espressa dalla biologa Milena Tempesta: "Periodicamente - ricorda - i dati sulla presenza di cetacei nel Golfo di Trieste vengono aggiornati a seguito delle uscite di monitoraggio che compiamo a bordo dei nostri mezzi e di quelli della Guardia Costiera che ospitano i nostri biologi durante uscite programmate su transetti definiti. L'uso dell'elicottero, tuttavia, ci offre l'eccezionale opportunità di coprire un'area più ampia in minor tempo, potendo osservare specie che per loro caratteristica occupano aree al largo, verificandone, oltre alla presenza, il comportamento, le direzioni di migrazione, l'eventuale interazione con imbarcazioni o attrezzi da pesca, la presenza di individui solitari o di gruppi più o meno numerosi".
"Tutto questo è stato possibile - aggiunge il direttore della Riserva Maurizio Spoto - grazie alla preziosa disponibilità del Centro Operativo Aereo del Corpo Forestale dello Stato, a cui va il nostro ringraziamento per averci supportato in questo fronte della nostra attività di ricerca legata alla conoscenza e conservazione di specie vulnerabili".
Ma l'attività congiunta non finisce qui perché a questa uscita ne seguiranno certamente altre, tra i cui obiettivi vi sarà anche il monitoraggio della tartaruga marina Caretta caretta, la cui cospicua presenza in Alto Adriatico potrebbe essere stata compromessa dai numerosi casi di moria e spiaggiamento a Grado e lungo il litorale emiliano verificatisi lo scorso autunno. Un censimento di questa specie protetta e in pericolo di estinzione è perciò di particolare rilevanza in un'area come quella del Golfo di Trieste, e più in generale del Nord Adriatico, che sappiamo essere un'importante zona di nutrimento grazie alle sue acque poco profonde.
Appuntamento, dunque, al prossimo monitoraggio del Golfo targato C.F.S. - Amp Miramare.